Lo sport è uno dei migliori strumenti per creare engagement e migliorare la collaborazione all’interno di un team. Imparare a lavorare insieme è, infatti, uno dei requisiti fondamentali per incrementare la produttività e ridurre lo stress. Ecco perché sempre più aziende ricorrono al team building sportivo.
Saper fare squadra, nella vita come nel lavoro, è una delle costanti che può determinare il successo. È chiaro per moltissimi leader aziendali che hanno fatto del team building una risorsa da sfruttare a proprio vantaggio. Con quest’ultimo, facciamo riferimento a tutte le attività formative che hanno come obiettivo quello di formare gruppi di persone per ottenere maggiore collaborazione ed una migliore coesione tra i dipendenti dell’azienda.
Sulla base di studi sempre più numerosi, sembra che per creare maggiore affinità tra membri di uno stesso team e rafforzare il concetto di squadra, quella sportiva sia l’attività più efficace. È stato infatti dimostrato che chi pratica sport con costanza e moderazione è molto più felice rispetto a chi non lo fa, a prescindere anche dalla sua condizione economica. Meglio ancora se lo sport in questione comprende attività di gruppo le quali, attraverso la socializzazione, hanno un impatto ancor più positivo sulla salute mentale.
Gli sport di squadra si rivelano quindi uno strumento perfetto per creare relazioni, abbattere le barriere e divertirsi, aumentando efficienza e produttività anche in ufficio.
Welfare aziendale
L'indagine, condotta su oltre 5.000 lavoratori, ha messo in evidenza la "voglia di sport" dei lavoratori: in questo contesto, solo il 16% delle aziende ha inserito le attività sportive nel welfare aziendale, una carenza che dimostra quanto sostenuto dai lavoratori: questi ultimi, infatti, chiedono di essere consultati sui possibili pacchetti da inserire, in modo da poter esprimere quello che effettivamente vorrebbero come benefit.
Il concetto di welfare aziendale rientra nell'ambito del cosiddetto "work life balance", l'aspirazione a trovare un equilibrio e una conciliazione tra la vita professionale e quella privata. Il 91,5% vorrebbe che l’azienda desse la possibilità di fare sport durante la giornata lavorativa. In particolare, il 51% degli intervistati chiede una convenzione con la palestra più vicina all'ufficio e il 31% parteciperebbe volentieri a gruppi di corsa o tornei con i colleghi.
L'interesse verso la palestra è dettato dalla possibilità di poter decidere gli orari di allenamento e le attività da praticare in modo flessibile, in particolar modo il 49% dei lavoratori sceglierebbe di praticare sport nel tardo pomeriggio per scaricare la tensione accumulata durante la giornata lavorativa.
I lavoratori sono disposti anche a "saltare" la pausa pranzo per fare sport, mentre al mattino "solo" il 19% degli intervistati sarebbe propenso all'attività sportiva.
DRFIT®, tra le sue attività,
offre servizi che posso essere adattabili anche in ufficio, alla fine dell'orario di lavoro o in pausa pranzo, senza la necessità di avere una palestra vera e propria, ma una semplice stanza con la possibilità di ricircolo dell'aria.